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Feste carnevalesche europee – Seconda parte

Lisbona

Lasciamo il clima invernale di Friburgo e andiamo in quello più mite di Lisbona. E’ il padre del carnevale di Rio de Janerio, ed è soprannominato il Carnevale dei Villani. Anche qui, per cinque giorni, tantissime luci e colori prenderanno vita fra le strade e quartieri della città, trasformandole in un palcoscenico di sfilate di carri allegorici molto bizzarri. Non mancheranno i concerti, le mostre e soprattutto una folla immensa di persone mascherati  per la città, che avranno la possibilità di assaggiare le specialità tipiche del Carnevale. La festa del martedì grasso, anche chiamata Entrudo, inizierà nel pomeriggio al Parque Nações. Sfilate, carri, maschere e altre attrazioni si protrarranno per tutta la giornata, fino al mercoledì quando, dopo la baldoria e i festeggiamenti vari, si darà il via al tradizionale Enterro do Carnaval, il funerale del Carnevale lusitano.

Maastricht

Siccome siamo in Europa, non ci può che venire in mente Maastricht. Infatti in questa città che è la culla di questa unione di stati, si svolge un carnevale i cui preparativi iniziano nel mese di Novembre, quando viene eletto il Principe del carnevale, il quale, dopo la sua elezione  incontrerà il Raad van Elf ,Consiglio degli Undici (vaga attinenza con la sa Sartiglia di Oristano). La carnevalesca festa inizia la domenica Carnevale. Dalla piazza principale di Maastricht Het Vrijthof, dopo i tradizionali 11 spari , inizia la sfilata delle bande di musicanti per le strade della città, invase, per l’occasione, da tantissime persone vestite con costumi dai colori sgargianti.   L’euforia imperversa tra lazzi e risa in tutte le strade e le piazze di Maastricht, mentre i locali, per l’occasione, rimangono aperti fino alle 3 del mattino per far assaggiare le specialità culinarie durante tutto il periodo della festa; la particolare che lo rende unico, è che durante i tre giorni di allegria, le casalinghe non cucinano, perchè due settimane prima cominciano a preparare il cibo per la famiglia per tutto il periodo della festa. Allo scoccare della mezzanotte di martedì, in molti quartieri cittadini si dà il via ad un rituale particolare: l’addio al Principe del Carnevale e del suo regno di matti. Simboli e mascotte del carnevale verranno presi e bruciati, sotterrati ed annegati. Il tipico piatto che viene consumato il mercoledì delle ceneri è l’aringa salata.

Basilea

Il nostro girovagare nel mondo dei carnevali europei, finisce a Basilea, nell’autonoma Confederazione Elvetica. In questo periodo, le strade sono una miscellanea di colori e sensazioni; gruppi di pifferai, musica, maschere e tanto divertimento fanno da corona al più bel carnevale svizzero che, invece di finire il martedì grasso, inizia il lunedì successivo al mercoledì delle Ceneri. Nei mesi precedenti il carnevale, viene scelto un determinato evento dell’anno trascorso di cui, in quel giorno, le clique, ossia i gruppi partecipanti, faranno una parodia attraverso costumi e maschere, con versi scritti su lanterne di legno e tela, alte oltre tre metri ed illuminate dall’interno, e sui biglietti che saranno distribuiti agli spettatori. Il corteo ha inizio al mattino. Tutti i campanili della città battono i quattro rintocchi dell’ora, dando il via al suono dei tamburi e dei pifferi, i quali apriranno la sfilata con la melodia tradizionale e antica del Morgestraich. Li accompagnano  le clique e cittadini mascherati con in testa piccole lanterne perchè si percorrerà tutto il centro storico all’oscuro. Poi, nel pomeriggio, inizia il Cortège; le clique partiranno in maniera frazionata, sfilando per la città attraverso cordoni di folla e secondo percorsi determinati. Nel corso delle due serate di festa, inoltre, i partecipanti, singolarmente o facenti parte delle “clique”, si spostano da locale all’altro per commentare l’anno appena passato con versetti cantati e pantomine, noti come Schnitzelbänken. Il martedì sera è dedicato soprattutto ai Guggemuusige, suonatori mascherati, che invadono la città con le loro musiche sconfusionate.  Per molti, la parte più pittoresca è il Gässle; le maschere e i gruppi partecip, Ganti sfilano lungo i vicoletti del centro storico suonando pifferi e tamburi, con gli spettatori che li seguono al passo. L’euforia della festa va avanti fino alle quattro di mattina del giovedì.
Carnevale, come tutte le feste finisce; ma ritornerà l’anno seguente, sempre pazzo e allegro, come un araldo che saluta il vecchio e freddo Re Inverno e accoglie la lussureggiante Regina Primavera.

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