Ronzino De Nitto era latitante dal 28 dicembre 2010. Quando proprio nel dicembre 2010, con l’operazione ‘Last minute’, sempre della squadra mobile brindisina, venne inferto un duro colpo alla Sacra corona unita nella zona con provvedimenti restrittivi emessi su richiesta della distrettuale antimafia di Lecce anche grazie alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Ercole Penna. Anche De Nitto, ritenuto il braccio destro di Campana, fu inserito nel novero dei nuovi capi della Scu sulla base delle dichiarazioni di Penna, anch’egli mesagnese, secondo il quale a gestire in maniera organizzata gli affari illeciti nel Brindisino c’erano almeno due frange di un articolato gruppo malavitoso. De Nitto era l’unico ancora ricercato nell’ambito dell’operazione del dicembre 2010