Mediterranews

Roma: 28 febbraio al CNR piazzale Aldo Moro, La Nave dolce

Roma: 28 febbraio al CNR piazzale Aldo Moro, La Nave dolce Al termine della proiezione incontro con 


il regista Daniele Vicari

il direttore del Dsu-Cnr Riccardo Pozzo


Modera

il giornalista e critico cinematografico Enrico Magrelli 

Intervengono 

il Presidente dell’Associazione Nazionale Autori Cinematografici Ugo Gregoretti

il Direttore artistico di Kledi Dance Kledi Kadiu

il Capo Ufficio Stampa Cnr Marco Ferrazzoli

 

 

Progetto e organizzazione

Ernesto Piazza e Silvia Mattoni

 

Con la collaborazione di

Laura Argento, Orsetta Gregoretti, Mariolina Camilleri, Rosanna Dassisti, Maria Eugenia Cadeddu

 

Regia


Monique Macchiavelli

 

Supporto multimediale

Vittorio Tulli

 

Si parla di flussi migratori spesso in termini di allarme ed emergenza. In questo documentario il regista Daniele Vicari riesce a darne una visione più ampia: i numeri si trasformano in vite umane e in sogni. ‘La nave dolce’, come il carico di zucchero a bordo, ha il merito di dar voce a coloro che hanno vissuto in prima persona il fenomeno dell’immigrazione, conferendo loro il ruolo di testimoni e di protagonisti.

L’8 agosto 1991 una nave albanese, carica di ventimila persone, giunge nel porto di Bari. La nave si chiama Vlora. A chi la guarda avvicinarsi appare come un formicaio brulicante, un groviglio indistinto di corpi aggrappati gli uni agli altri. Le operazioni di attracco sono difficili, qualcuno si butta in mare per raggiungere la terraferma a nuoto, molti urlano in coro “Italia, Italia” facendo il segno di vittoria con le dita.

La Vlora è un vecchio e malandato mercantile costruito all’inizio degli anni Sessanta a Genova. Il 7 agosto la nave, di ritorno da Cuba, era arrivata al porto di Durazzo, nella stiva diecimila tonnellate di zucchero. Sono in corso le operazioni di scarico quando una folla enorme di migliaia di persone assale improvvisamente il mercantile, costringendo il capitano Halim Malaqi a fare rotta verso l’Italia.

È una marea incontenibile di uomini, ragazzi, donne, bambini. C’è Eva che sale arrampicandosi lungo le cime d’ormeggio insieme al marito. C’è Kledi, un ragazzino che si trova in spiaggia con gli amici quando decide di seguire incuriosito la folla che va verso il porto, e che diventerà un noto ballerino. C’è il piccolo Ali con la sua famiglia, c’è Robert, giovane regista con i suoi compagni di studi. Qualcuno, una volta a bordo, incontra un fratello, un amico.

Il motore centrale è in avaria, non c’è cibo, né acqua. Solo zucchero. Il sole di agosto arroventa il pontile. Poi scende la notte, il capitano governa la nave senza poter utilizzare il radar, evita anche una collisione. Il mattino dopo, ad attendere la Vlora c’è una città incredula. La maggior parte di coloro che salirono sulla nave vennero rimpatriati ma gli sbarchi continuarono e molti di loro tentarono nuovamente la traversata. Oggi vivono in Italia quattro milioni e mezzo di stranieri, dei quali 491.495 albanesi (dati Istat al 1 gennaio 2012).

La proiezione di questo film conclude idealmente il Corso di formazione che il Cnr ha dedicato al tema ‘Vivere le migrazioni. Sviluppo, diritti, linguaggi’, con la partecipazione di 13 Istituti dell’Ente.


Contatti

 

Silvia Mattoni, Ufficio Stampa Cnr, tel.             06/49933194      , cell.328/6250729 silvia.mattoni@cnr.it

Ernesto Piazza, Direzione Generale per il Cinema, tel.             06/67233203      , cell.            331/2568400      ernesto.piazza@beniculturali.it

Susanna Zirizzotti, Ufficio stampa Centro Sperimentale di Cinematografia

tel. 06.72294260, cscfax_press@fondazionecsc.it, cell. 3391411969

susanna.zirizzotti@fondazionecsc.it – susanna.zirizzotti@gmail.com

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