Il nuovo presidente è un veterano della rivoluzione khomeinista. Si dice tuttavia favorevole ad una maggiore tolleranza interna, al rispetto dei diritti delle donne, al rilascio dei prigionieri politici, ad una accresciuta trasparenza del programma nucleare, in grado di consentire un miglioramento delle relazioni con gli USA e con la Comunità internazionale.
Il vero potere resta tuttavia nelle mani del Leader Supremo, l’Ayatollah Ali Khamenei. Bisognerà vedere quali saranno gli spazi di manovra che il nuovo Presidente riuscirà a conquistarsi, anche rispetto ai più importanti dossier internazionali: gli sviluppi del contenzioso sul programma nucleare e le possibili conseguenze rispetto a Israele, le crisi in corso a livello regionale, dalla Siria, al Libano all’Iraq.
Questi i temi di cui si discuterà in occasione della conferenza “Iran. La sorpresa Rohani”, nell’ambito del ciclo di incontri Cattedra del Mediterraneo 2013, organizzato da Cipmo – Centro Italiano per la Pace in Medio Oriente e sostenuto da Rappresentanza a Milano della Commissione europea, Camera di Commercio di Milano e Comune di Milano, con il Patronato di Regione Lombardia e il patrocinio di Provincia di Milano.
In particolare, alla conferenza che sarà presieduta da Janiki Cingoli, direttore di Cipmo, e si terrà il 25 giugno 2013, ore 17.30 presso la Sala Consigliodi Palazzo Turati in Via Meravigli 9b – Milano, parteciperanno:
Alberto Negri, inviato speciale de Il Sole 24-Ore
Riccardo Redaelli, docente di Geopolitica e di Storia e istituzioni del mondo musulmano all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Sergio Romano, già Ambasciatore, editorialista del Corriere della Sera