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Successo della Oliveri allo Spazio San Michele

t_8226ec59eb-220x220 Savona- Sta ottenendo un notevole successo di pubblico ed ha suscitato anche un certo interesse nella critica la bella personale di Anita Oliveri organizzata dalla “Altamira Cooperativa”. La ostra dal titolo “ MetropolisArt” è ospitata presso lo “Spazio San Michele” e proseguirà fino al 26 giugno. Si tratta della personale di un artista molto apprezzata per le sue opere in ceramica che si presenta però questa volta con una serie di nuovi lavori pittorici dedicati ai vari aspetti dell’urbanizzazione e del rapporto fra l’ uomo e la città. La stessa artista spiega: “ Con grande entusiasmo – commenta la Oliveri- ho preparato questa mostra avendo come cornice la bella Cappella di San Michele che spicca con la sua imponente presenza ricordando tempi migliori. Oggi, ahimè, questo edificio è relegato a fare isola nel traffico cittadino. Ho scelto di esporre quindici tele, trenta per trenta. Usando l’acrilico, ho creato paesaggi onirici e mentali. Con la forza di solo tre colori: rosso, bianco e nero ho cercato di sviscerare umori temperati dalle tante sfumature di realtà urbana”. La mostra resterà aperta tutti i giorni con il seguente orario: dalle 16 alle 19, dal martedì al sabato. “ Si tratta – dice il noto esperto d’arte e collezionista Armando D’Amaro- di una interessante mostra che consente a coloro che ancora non conoscono questa artista di Vado Ligure, di prendere contatto con le sue belle, originali e poetiche opere. Anita Oliveri, molto nota soprattutto per la ceramica e per le sue creazioni su carta è una delle più interessanti artiste ponentine in attività”. La Oliveri, che è nata e lavora a Vado Ligure, ha all’attivo oltre cento mostre e sue opere si trovano in musei, enti pubblici ed in importanti collezioni private. Ha all’attivo anche una serie di premi e riconoscimenti in importanti manifestazioni, anche di livello internazionale, come quelli di Lione, Nantes, Tolosa, Brescia, Genova e Sanremo: “ Nel mondo dell’arte di oggi- dice la Oliveri- mi sento un po’ una figura fuori dal coro, Sono cresciuta in un paese dove la presenza di personalità trainanti ha segnato un solco fecondo che si sente ancora oggi”. Fondamentale per il suo sviluppo artistico sono stati i soggiorni e gli incontri con artisti francesi: “E’ stata una vera e propria palestra di maturazione artistica l’ambiente che ho avuto modo di conoscere in particolare a Nizza e Mougins”. Sempre in bilico fra l’informale e l’astratto, le sue creazioni sono sempre frutto di sperimentazioni: linee, colori, grovigli, intrecci, profili non si ripetono mai ed il gioco creativo è imprevedibile. Nelle terracotte invece è più forte il legame con la realtà ed in particolare, con la natura dalla quale trae le maggiori ispirazioni.
CLAUDIO ALMANZI


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