Nata 11 anni or sono, con l’obiettivo di valorizzare uno dei luoghi più suggestivi e romantici della città, la Piazzetta dei Leoni, l’iniziativa “Concertando tra i Leoni” promuove la grande musica eseguita da grandi interpreti e i siti di particolare fascino, accostando il piacere dell’ascolto a quello della contemplazione architettonica. La direzione artistica della manifestazione è affidata a Giovanni Sardo e l’organizzazione alla sezione di Albenga dell’UCAI (Unione Cattolica degli Artisti Italiani). Il 21 agosto è in programma “ Intrecci di corde”, concerto per duo di arpe, con Cristina Greco e Davide Burani. La sera successiva si esibirà il Duo Chiara Nicora – Ferdinando Baroffio, con un florilegio di grandi brani d’autore. Il 23 Agosto “ Insieme sotto le stelle”, con l’Orchestra Giovanile del Ponente Ligure – Ligeia e i suoi maestri preparatori, Coro Cristo Re di Ventimiglia, Direttore Massimo Dal Prà. Nella serata finale è in programma “ Dal Duo al Quintetto” Violino e fisarmonica, con Giovanni Sardo, Sergio Scappini e la Camerata Musicale Ligure. Questa la motivazione del premio assegnato al professor Lanteri: “ A Carlo Lanteri, per il profondo lavoro di formazione a favore dei giovani costantemente profuso con umile e coinvolgente coerenza, apprezzata dai dotti e dai semplici, nella consapevolezza che dall’esempio nasce il risultato. Dottore in Lettere antiche e laureato in Teologia, Lanteri con il garbo e la serietà del vero educatore e dell’autentico esteta propone ad adulti e giovani e in particolare agli studenti del Liceo classico e scientifico di Albenga, rispetto e attaccamento alla cultura religiosa, artistica e storica della Città Insigne studioso di beni culturali e artistici del territorio, contribuisce inoltre con pubblicazioni, conferenze e altre iniziative culturali, a sensibilizzare alla conoscenza dei monumenti e ad altre opere d’arte, che costituiscono il ricco patrimonio ereditato dai padri, i quali a noi chiedono di conservare tali tesori. Schivo e avverso a ogni formalismo ed apparenza, egli insegna ancora a cercare l’essenziale e a contemplare la bellezza e lo stupore, che scopre nel divino i segni di valori, quali le istanze, culturali, sociali e religiose, che convivono con quei criteri di speranza, che nessuno può rapire o sconvolgere, se non il proprio egoismo”.
CLAUDIO ALMANZI