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Genova, 13 marzo Palazzo Ducale, presentazione di La Grande Paura

Palumbo _ La Grande PauraNell’ambito de: I “VENERDI A PÂXO” DE A COMPAGNA

VENERDI’ 13 MARZO 2015 ALLE 17,00 A PALAZZO DUCALE, SALA BORLANDI – SOCIETA’ LIGURE DI STORIA PATRIA (da piazza De Ferrari – atrio primo loggiato, seconda porta a sinistra piano terra)

A COMPAGNA PRESENTA IL LIBRO DI
Roberto Palumbo
La grande paura
La Spezia, Genova ed il Levante Ligure ai tempi della peste 1656-1658
Antiche Porte Editrice

Tra il giugno del 1656 e il luglio del 1657 la Repubblica di Genova venne sconvolta da due ondate epidemiche di peste. Fu questa la sciagura più immane della sua storia.  È stato stimato che nella sola città di Genova, su 73.000 abitanti presenti prima dell’epidemia ne rimasero vivi poco più di 20.000, tra sopravvissuti e fuoriusciti. Anche le riviere pagarono un tributo altissimo di vite umane.
Questo è il racconto della Grande Paura e del coraggio con cui gli uomini del Levante ligure combatterono contro la furia devastante del terribile morbo.

La presentazione sarà tenuta dall’Autore, con la collaborazione del gruppo de “I Venerdì da Compagna”, coordinato da Francesco Pittaluga con Isabella Descalzo, Agostino Bruzzone e Luigi Lanzone.

INGRESSO LIBERO
LA GRANDE PAURA …..

Un mostro vorace minaccia Genova e il Levante ligure. Siamo nel 1656. La peste getta nel panico amministratori e governanti locali. Non ci sono rimedi; si ha solo una certezza: il suo effetto è devastante e inarrestabile.
È questo il tema del libro “La grande paura” di Roberto Palumbo (edito da Antiche Porte di Reggio Emilia).
Grazie a documenti d’archivio e a ricerche specifiche, il clima di quel terribile momento, la febbrile attività per combattere il male e il coraggio degli uomini del tempo che lo affrontarono disarmati. Nel terrore generale di un male che si percepisce incurabile e di fonte al quale autorità e popolo si sentono percorsi da un mistico disarmo, gli unici rimedi efficaci sono la prevenzione l’isolamento.
Ma per quanto siano scrupolose e tempestive le “provvidenze “ del governo, la peste riesce lo stesso ad insinuarsi nel territorio della Repubblica di Genova. Dapprima devasta la capitale uccidendo i due terzi della sua popolazione; poi si impossessa di Recco, di Chiavari. La grande paura non è soltanto il filo conduttore del libro che descrive lo stato d’animo della popolazione nei mesi in cui il morbo incute sulla Repubblica.

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