Società

Vrkasana la posizione dell’albero o della tranquillità interiore

Vrkasana , dal sanscrito Vrksa,  albero; Asana, posizione.

In virtù del proverbio ” Nel più sta il meno”, quando si è imparato a mantenersi istintivamente in uno stato di equilibrio stabile appoggiandosi su di un piede solo, si sa, a fortiori, stare in equilibrio su tutti e due i piedi. Con Vrkasana, la posizione dell’albero, si arriva proprio a questo. Un equilibrio che non va inteso solo fisicamente ma soprattuttospiritualmente: è la nostra interiorità che assumerà la giusta misura e la giusta forza.

Non è facile eseguire bene questo asana, anche se è semplice e, soprattutto, non scoraggiatevi per gli inevitabili sbagli che farete al principio; otto giorni prima o dopo non hanno importanza, quel che importa è impararlo. Provando e riprovando, colla pazienza e la serenità, riuscirete ad assumere facilmente la Posizione dell’Albero.

Esecuzione

  • In Tadasana, mettersi eretti con le gambe unite, le braccia distese ai lati del corpo, i talloni e gli alluci a contatto tra loro e la pancia contenuta. Rimanete immobili tendendo i muscoli di anche e gambe. Respirate lentamente e a fondo cercando il vostro equilibrio interiore. Concentrate la vostra attenzione sul contatto della pianta dei piedi col suolo e distribuite il peso del corpo su entrambi i piedi cercando il perfetto equilibrio.
  • Ora su tutti e due i piedi, durante l’inspirazione, sollevate lentamente il ginocchio sinistro, in modo che la coscia venga a trovarsi ad angolo retto con la linea verticale del corpo.
  • Afferrate con la mano destra il piede sinistro ed inserite il tallone nella piega inguinale destra: appoggiate con una certa forza la pianta del piede sinistro sulla faccia anteriore della coscia destra per mantenere il piede saldo in posizione.
  • Con i gomiti accostati al corpo, riportate le mani avanti riunendole al petto, con le punte delle dita in alto, nel classico atteggiamento di saluto e preghiera( Namaste). Sforzatevi di restare immobili in questa posizione per qualche minuto e con una respirazione calma e regolare.

Mentre fate questa serie di movimenti, dovete cercare di spostare il meno possibile la linea del corpo rispetto all’asse di gravità, anzi dovete riuscire a non spostarla affatto. Agganciate il vostro sguardo in un punto davanti a voi, migliorerete l’equilibrio

Quando Vrkasana sarà divenuta familiare, potrete introdurvi qualche variante. Invece di congiungere le mani sul petto, potete unirle sopra il capo in modo da formare un arco; potrete stenderle in croce ad angolo con la linea del corpo, tenderle verso l’alto o il più possibile dietro la nuca. Insomma, sarete liberi di variare all’infinito i vostri movimenti dando, per esempio, ad ognuna delle braccia una posizione differente. Alla fine, senza compromettere l’equilibrio raggiunto, flettete il busto in avanti, indietro ed ai lati. Fate inoltre delle flessioni del capo.

S’intende che l’esercizio deve essere eseguito tenendosi prima su un piede, poi sull’altro. Esercitatevi anche ad eseguirlo ad occhi chiusi.

Come esercizio di equilibrio, questo può bastare, ma quando ci si è presa una certa familiarità si può fare di più. Tendetevi in senso longitudinale, come se con la sommità del cranio voleste toccare un punto situato qualche centimetro al di sopra di quello che potete normalmente raggiungere. Quale primo risultato, la colonna vertebrale, raddrizzandosi, ridurrà la curvatura delle reni, in genere troppo accentuata. Il secondo vantaggio è quello di raddrizzare la colonna vertebrale riducendo la sua convessità dorsale (detta « cifosi » quando si presenta in forma esagerata). Questa convessità, senza parlare dell’offesa al senso estetico, ha il grave inconveniente di comprimere i polmoni, provocando così una respirazione difettosa.

Appena vi sarete un po’ familiarizzati con la Posizione dell’Albero, vi accorgerete che gli esercizi Yoga lasciano una persistente sensazione di calma, di energia e di benessere.

La Posizione dell’Albero a poco a poco ridà all’uomo il naturale e perduto istinto dell’equilibrio. Grazie ad essa, potrete assumerete automaticamente un comportamento fisico perfetto il quale, non tarderete a notarlo, non va disgiunto da un equivalente atteggiamento morale sinora in voi sconosciuto, e che vi sarà grandemente utile nell’aspra lotta della vita.

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