Dieta chetogenica, come funziona e perché fa dimagrire

La dieta chetogenica prevede un’alimentazione a basso contenuto di carboidrati. E’ un regime ipocalorico che permette di recuperare il peso forma.
Deta chetogenica, come funziona
Il nome da riferimento al processo di chetogenesi, che spinge l’organismo ad aggredire le riserve di grasso per far fronte alle varie necessità.
E’ un’alimentazione a basso regime di carboidrati che permette di dimagrire. Si ricorda, come sempre, che per recuperare il peso forma è sempre necessario rivolgersi ad un medico. Le fasi principali sono tre perché si inizia con la riduzione di alcune categorie di alimenti per poi reintrodurli gradatamente.
La dieta chetogenica è apprezzata perché non prevede la necessita di pesare gli alimenti né di dover acquistare ingredienti particolari. Inoltre, è un regime non particolarmente rigido né punitivo. Un aspetto positivo è che la chetogenica sia saziante e non causi astenia e stanchezza.
In tale schema alimentare è consigliato ridurre il consumo di patate, pasta, dolci e bevande alcoliche. Invece, sono ammessi il pesce, le uova ed il pesce. Le verdure da preferire sono quelle a basso contenuto di carboidrati, come le zucchine. Le pietanze si possono condire con olio extra vergine d’oliva, sale, burro e pepe. Ammessi anche la frutta a guscio, la frutta a basso contenuto di fruttosio, il latte ed i formaggi.
E’ vivamente consigliato mantenersi idratati perché l’acqua aiuta a combattere la stitichezza.
Dieta chetogenica, i benefici
E’ una dieta che, oltre a favorire la perdita di peso, può limitare l’insorgenza di altre patologie. L’assunzione ridotta di pasta, bevande gassate ed alcol può essere utile a limitare lo sviluppo di malattie croniche come, per esempio, il diabete. Invece, non mangiare dolci influisce non soltanto sui valori di glicemia ma anche sull’indice di massa corporea e sulla salute del cavo orale. Molti vantaggi derivano dal controllo della quantità di grassi assunta.
Un eccesso di grassi può favorire l’aumento dei valori di trigliceridi e colesterolo, oltre a predisporre alle patologie cardiovascolari.
Invece, i possibili effetti negativi comprendono l’alitosi, mal di testa, crampi e la stipsi.